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Maratona: cos’è, come si pratica e come funziona l’allenamento

La maratona è un tipo di corsa dalla tradizione antichissima, che ci porta indietro di 1500 anni: ecco come si pratica

Correre la maratona è spesso uno degli obiettivi più grandi di un podista. Questo tipo di corsa ha una tradizione antichissima ed è una sfida per corpo e mente: gli allenamenti sono molto duri e in gara occorre una strenua resistenza fisica e mentale.

Maratona, storia di una tradizione

La maratona ha una storia con radici davvero antiche: il nome deriva da una città dell’Antica Grecia, Maratona appunto. Secondo la tradizione da lì, nel 490 a.C., il militare ateniese Filippide avrebbe corso fino ad Atene per annunciare la vittoria sui Persiani. A causa dello sforzo, però, riuscì a pronunciare solo poche parole: “Abbiamo vinto”, prima di esalare l’ultimo respiro. La distanza che si percorre ancora oggi, poco più di 40 km, è la stessa calcolata dal ponte di Maratona allo Stadio Olimpico di Atene.

Cosa significa correre la maratona

Come detto, spesso correre la maratona è un obiettivo che un corridore vuole raggiungere almeno una volta nella vita. Questa corsa presuppone un dispendio fisico notevole, non “naturale”. Per questo occorre un allenamento molto particolare e una preparazione impeccabile all’evento, sia mentale che fisica. La distanza da coprire per portare a termine la competizione classica è di 42, 195 km: se la corsa supera questa distanza si parla di ultramaratona, mentre se il percorso si dimezza si rientra nella mezza maratona, lunga poco più di 21 km.

Allenamento

Correre per più di 42 km presuppone un dispendio di energie superiore alla normale capacità fisica. Le riserve energetiche immagazzinate dall’organismo permettono di dare sostentamento al corpo fino a circa 32 km di gara: è dopo questa distanza che il podista entra “in riserva”. Per far fronte a questo, gli atleti si allenano per distanze di circa 32 km, proprio per testarsi nel punto più critico, mentre in una settimana si possono raggiungere anche i 65 km complessivi. Prima di una gara, però, i corridori riducono gli allenamenti per incamerare forze e spesso aumentano il consumo di carboidrati, sempre sotto l’attento controllo degli allenatori. Se il record per i grandi della Maratona è di poco più di due ore, totalizzato dal keniota Dennis Kipruto Kimetto nel 2014 a Berlino, per gli amatori rimanere sotto le 3 ore è considerato un ottimo risultato.

Fonte immagini: iStock
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